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PARERI SUI LABORATORI del XXXII Congresso Nazionale AITIC

Durante il XXXII Congresso Nazionale AITIC, i laboratori tematici hanno rappresentato uno spazio dinamico di confronto, aggiornamento e crescita professionale. Le quattro aree di approfondimento — Innovazione Tecnologica, Biologia Molecolare, Citologia e Sala Settoria — hanno offerto ai partecipanti l’occasione di esplorare le novità del settore, condividere esperienze operative e discutere nuove prospettive di sviluppo.

In questa sezione raccontiamo il punto di vista di Docenti e Tutors che hanno raccolto pareri e riflessioni dei partecipanti emerse durante lo svolgimento delle attività: un contributo prezioso per comprendere il valore formativo, scientifico e umano di questa esperienza congressuale.

LABORATORIO 1 – INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Titolo: INNOVAZIONE, DOVE CI PORTI?

Tutors: M. Cadei, A. Ferrara

Docenti: G. Veronesi, M. Bresciani

LABORATORIO INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Al XXXII Congresso Nazionale AITIC durante il laboratorio didattico dedicato all’innovazione tecnologica, i partecipanti hanno condiviso dubbi ed esperienze, e posto quesiti in merito all’introduzione di nuove tecnologie nei propri laboratori di anatomia patologica.

Come dimostrare la “convenienza” dell’acquisizione di un inclusore automatico? È necessario avere un numero minimo di campioni da includere? Aumenta il tempo di campionamento? Come convincere i patologi ad utilizzare questo nuovo sistema? Quanto ci può aiutare?

Altro argomento che ha animato la discussione è stato l’avvio dell’utilizzo in routine degli scanner per l’acquisizione dei vetrini digitali: aumenta il carico di lavoro per il tecnico? È necessario riorganizzare l’attività? Creare un turno dedicato? I patologi vogliono ancora i vetrini? Alcuni laboratori grazie ai fondi del PNRR hanno acquisito gli scanner ma le aziende ospedaliere non sono ancora in grado di rendere disponibile lo spazio di archiviazione necessario.

I fattori limitanti emersi, oltre ai costi, sono la carenza di spazi adeguati ad accogliere importanti tecnologie come il microtomo automatizzato o il braccio robotico a supporto dell’inclusore automatico, in alcuni casi , per questioni strutturali, si presentano anche problemi dovuti al peso eccessivo degli strumenti.

Punto fermo: il TSLB continua a coprire un ruolo centrale nei laboratori di anatomia patologica, le sue competenze tecnico-scientifiche sono fondamentali per la corretta gestione dei campioni biologici in tutto il loro percorso.

Gianna Veronesi, Michela Bresciani

 

LABORATORIO 2 – BIOLOGIA MOLECOLARE

Titolo: GESTIONE INTEGRATA DEI BIOFLUIDI E DEL TESSUTO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI BIOMARCATORI PREDITTIVI DI RISPOSTA AL TRATTAMENTO

Tutors: C. Della Ragione, A. De Leo

Docenti: G. Anselmi, D. De Biase, A. Iaccarino

Sì è appena concluso il XXXII Congresso Nazionale Aitic dove ho tenuto il laboratorio didattico di biologia molecolare insieme ai miei compagni di viaggio Antonino Iaccarino dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Dario De Biase dell’Università di Bologna.

Anche quest’anno sono molto soddisfatta, i 4 gruppi di colleghi che si sono alternati sono stati molto interattivi e le discussioni finali hanno fatto emergere spunti per un prossimo laboratorio.

La modalità con cui abbiamo organizzato il laboratorio è stata apprezzata: ho cominciato io, con i miei video (una vera attrice! J) Antonino con la survey sulle esperienze di biologia molecolare sul territorio e, a concludere, Dario a svelare tutti i segreti della biopsia liquida.

Quest’anno abbiamo anche inserito delle domande accessibili con QRcode che ci hanno aiutato a capire ancora di più la nostra platea.

Una domanda su tutte ha dato una risposta condivisa al 93%: “Perché fare una Ematossilina Eosina finale (dopo le sezioni per biologia molecolare)?” Risposta: “Per avere la percentuale esatta di cellule neoplastiche rimaste!”.

Sono convinta che l’argomento della biologia molecolare, in continua evoluzione, rimane di grande interesse.

Giorgia Anselmi – I.R.C.C.S. Ospedale Policlinico San Martino, Genova

 

 

LABORATORIO 3 – CITOLOGIA

Titolo: OTTIMIZZAZIONE, PREPARAZIONE E TIPIZZAZIONE MOLECOLARE DEL CAMPIONE CITO-POLMONARE NELL’ERA DELLA TERAPIA PERSONALIZZATA

Tutors: M. Bonardi, P. Libretti, M. R. Marino

Docenti: L. Orlandi, P. Balzarini

Questo laboratorio, ripetuto per quattro volte nel massimo rispetto dei tempi, ha avuto un notevole impatto in tutte e 4 le edizioni.

Le domande dalla platea sono state tante e le risposte sono state attinenti e circostanziate.

C’è stato molto interesse anche da parte dei non addetti strettamente alla citologia e questo per me è il pieno raggiungimento dello scopo dei laboratori, che non devono essere molto selettivi, ma devono poter essere in grado di catturare una attenzione trasversale e capillare.

Molta gente ha voluto il contatto mio e dei relatori, e molti hanno portato le loro metodiche come azione di scambio, impreziosendo così l’intento iniziale che è proprio quello dell’osmosi.

Il laboratorio è stato un successo…. Non dimentichiamo che l’Anatomia Patologica è fondamentalmente divisa in 4: Istologia, Citologia, Immunoistochimica, Nuove frontiere.

Argomenti nuovi, relatori nuovi, modalità nuove non mancano fin da adesso per un futuro laboratorio, perché questa è una materia infinita, antica, storica e in inarrestabile evoluzione.

Max Bonardi – Spedali Civili di Brescia

 

LABORATORIO 4 – SALA SETTORIA

Titolo: L’ ARTE DELLA DISSEZIONE: CADAVER LAB VS DONAZIONE DEL CORPO POST MORTEM

Tutors: S. Salvatore, M. Trovato

Docenti: E. Stigliano, E. Benini, S. Castrezzati

Prima di introdurre il laboratorio didattico dedicato alla sala settoria e al cadaver lab, ho chiesto ai colleghi presenti quanti lavorassero in sala, quanti avessero esperienza con il cadavere per riscontri autoptici o conoscessero la Legge Sileri e i centri di riferimento per la donazione del corpo: erano davvero in minima parte.

Considerando che molti non hanno contatto abituale con la sala settoria e con il cadavere, ho percepito entusiasmo e un crescente interesse, con domande poste anche al di fuori del laboratorio, durante il coffee break.

È stato fatto cenno alla sentenza di Verona, sottolineando le sfide pratiche e normative della professione.

I partecipanti hanno mostrato particolare interesse per la gestione della sala e del cadavere a fini di training chirurgico, e per l’ampliamento delle competenze del TSLB nell’approccio multidisciplinare con i chirurghi.

Ritengo strategico per AITIC aprire uno spazio dedicato al Cadaver Lab e organizzare workshop e sessioni pratiche, anche in live surgery e sala settoria, per promuovere una formazione integrata, etica e moderna.

Egidio Stigliano con Elena Benini e Stefania Castrezzati

 

 

 

 

 

 

 

 

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